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I sabati dell'abitare.



Si è appena concluso il primo ciclo di incontri "domestici" che ho voluto chiamare "I sabati dell'abitare".

Si può essere comunità in tanti modi: per questo progetto ho scelto di riunire nella mia casa nel relax dei sabato mattina un gruppo di donne curiose, attente e sensibili, aperte all'esplorazione di sè e del proprio spazio di vita; intorno a una tazza di caffè, circondate dai miei libri e dalle cose che mi sono care abbiamo parlato in libertà di case, di feng shui, di architettura, del nostro concetto di benessere abitativo e poi di viaggi, figli, famiglia e di molto moltissimo altro.


Abbiamo parlato di come prenderci cura - singolarmente e insieme - delle nostre personali fragilità, di chi siamo, da dove veniamo, cosa sognamo per noi, quali progetti ci muovono e come le nostre case possono ispirarci e sostenerci nel comprendere, perseguire e realizzare i nostri desideri. Perchè non si finisce mai di desiderare qualcosa: un nuovo inizio, un cambiamento, la realizzazione di un sogno, o semplicemente di trovare un po' di quiete e un porto sicuro in tempi in cui sembra così difficile avere (e darsi) pace.


Per me sono state mattinate preziose: ospitando queste donne in uno spazio diventato laboratorio, terreno di confronto e di condivisione, ma anche di convivialità e allegria, ho imparato tanto, e ho aggiunto un tassello per comprendere quello che mi piace fare ma soprattutto in quale modo voglio farlo.

Avevo bisogno proprio di questo, di dar vita a qualche cosa di buono e di semplice, di intimo e di poco esposto mediaticamente (a volte che fatica essere social!) ma denso di valori e di significati per ognuna di noi.


E dal momento che mi pare sia stato bello per tutte, mi sa che questo è solo un arrivederci in autunno.



 
 
 

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